Quattro chiacchiere con ...

Quattro chiacchiere con Paolo Giulierini

A partire da oggi, inauguriamo sul blog una nuova rubrica dal titolo “Quattro chiacchiere con il direttore”; l’idea è quella di intervistare, nelle prossime settimane, i direttori e le direttrici di alcuni dei principali musei italiani, ma anche di quelli più piccoli, meno conosciuti e ugualmente custodi di beni archeologici di valore. Ci piacerebbe ascoltare, dalla viva voce di chi quotidianamente gestisce i musei italiani, quali sono i progetti, le iniziative, le attività specificatamente dedicate ad una fascia di pubblico strategica e molto esigente: i bambini e le famiglie, ma anche quanto importante sia investire risorse, energie e professionalità per offrire ai più piccoli un’esperienza di visita capace di sedurli, meravigliarli e incuriosirli.

Cominciamo la serie con un’intervista a Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico di Napoli – MANN, che ringraziamo e a cui facciamo le nostre congratulazioni per aver restituito centralità e splendore ad uno dei musei più belli d’Italia.


Una classe di bambini al MANN (ph. Giorgio Albano, fonte: www.museoarcheologiconapoli.it)
Perché è importante incrementare la visita ai musei per i bambini e le famiglie?

Scoprire un Museo significa, per i più piccoli, entrare in un mondo fantastico, in cui realtà e mito, passato e presente si intrecciano. E, quando questo viaggio è compiuto in armonia con i genitori e con la famiglia, anche allargata, diviene un’esperienza d’amore. Educazione, partecipazione, condivisione di valori possono formare i cittadini del futuro: per centrare tale obiettivo, la visita ai Musei è fondamentale.

Il Mann come luogo del gioco (Fonte: Museo Archeologico Nazionale di Napoli Facebook Page)
Quali sono le attività in corso?

Mi piace pensare al MANN come un Museo a misura di bambino e l’esperienza di questi anni conferma tale orientamento programmatico: mensilmente organizziamo, nell’ambito del progetto Obvia (realizzato in sinergia con l’Ateneo Federiciano), i laboratori MannForKids finalizzati a far conoscere ai più piccoli le collezioni dell’Archeologico. Un piano didattico ad hoc, ancora, è stato costruito con il Comune di Napoli per promuovere la conoscenza del MANN presso un pubblico di giovanissimi esposti al rischio di esclusione sociale. Una pagina a sé, per la ricchezza dei volumi pubblicati, è rappresentata dalla traduzione del nostro patrimonio archeologico e delle grandi mostre in fumetti: le avventure di Nico alla scoperta del MANN, firmate dal disegnatore Blasco Pisapia, così come i fumetti dedicati alle esposizioni sui Longobardi e su Canova (recente e felice esperienza, la realizzazione di un numero speciale di Topolino dedicato allo scultore di Possagno) hanno riscosso grande successo presso bambini, ragazzi e genitori. Infine, il MANN è stato il primo Museo a promuovere un videogioco di materia archeologica, “Father and son”: 4 milioni di download e traduzioni in diverse lingue, anche in cinese, per avvicinare l’arte antica ai giovani.

Il re longobardo Liutprando accompagna i due giovani ospiti alla scoperta dei Longobardi al Mann. Dalla guida a fumetti “Longobardi. Un popolo che cambia la storia” (fonte: La Repubblica Napoli)
Quali sono i progetti futuri?

Continuare a raccontare il Museo ai più giovani, in ossequio alla nostra mission, privilegiando strumenti innovativi di comunicazione. Se fumetti e videogame, pur nella diversità di linguaggi, ben riescono a parlare di archeologia, ulteriori passi avanti posso essere fatti grazie al ricorso alle nuove tecnologie come amplificatori di un’azione didattica sempre più ramificata. Fare rete con le altre istituzioni museali, per raccontare il cuore culturale della città, può essere un altro modo per parlare ai bambini ed ai ragazzi.

Quali sono le opere che attirano di più l’attenzione dei bambini?

Le opere, a prescindere dalla loro tecnica di realizzazione (sculture, mosaici, affreschi), parlano ai bambini ed ai ragazzi quando gli adulti sanno raccontarle: è importante che genitori e educatori siano in grado di veicolare messaggi culturali, partendo da un percorso chiaro, immediato, empatico.

Come è nata la collaborazione con la Scuola di Comix e quali sono i suoi obiettivi?

La sinergia con la Scuola Italiana di Comix è nata nell’ambito del progetto Obvia ed in relazione al percorso di traduzione, in fumetto, delle mostre e delle collezioni del MANN. La creazione de Le Vie dell’Archeologia, “scandita” da i fumetti Comix, è stato un progetto immediatamente sposato dal nostro Museo, che, grazie alla “traduzione creativa” effettuata dagli esperti di Comix, presto presenterà i fumetti dedicati alle sezioni della Magna Grecia e della Preistoria.

La copertina del primo volume della collana “Le vie dell’archeologia”, dedicato al Complesso Monumentale della Pietrasanta e il suo sottosuolo (Fonte: Museo Archeologico Nazionale di Napoli)
Ci può raccontare un aneddoto o una breve storia del direttore bambino e del suo rapporto con i musei?

Da piccolo amavo sopratutto i dinosauri, come spesso accade. Poi da adolescente ho amato gli Etruschi, un popolo denso di mistero che è ben rappresentato nei Musei toscani. Sono le prime gite scolastiche ad aver rinfocolato una scintilla già nata fra le mura domestiche grazie a mia madre.

Il direttore del Mann Paolo Giulierini e la direttrice del Museo Salinas Francesca Spatafora con una classe di bambini a Palermo (Fonte: Museo Archeologico Antonino Salinas)

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