Guest post

“Vi guidiamo noi a scoprire il Museo Archeologico di Firenze! – parte 1”

Il guest post di questa settimana apre una piccola serie che si articolerà in più parti in cui i bambini della Scuola Primaria di Populonia Stazione (LI) ci guideranno alla scoperta del Museo Archeologico di Firenze.
Seguiamo il racconto di una giornata particolare e insolita tra le sale della sezione egizia del Museo attraverso la penna di Camilla. Muoviamoci insieme tra le vetrine e facciamoci coinvolgere dalle suggestioni e dalle immagini di questo popolo lontano.

Buona lettura!


Durante la nostra gita a Firenze, ci siamo recati al Museo Archeologico, dove abbiamo scelto il percorso egizio.
Appena entrati la guida ci ha fatto vedere un quadro nel quale erano rappresentati due egittologi, un pittore ed altri personaggi importanti. Dopo, la guida ci ha mostrato due statuine che rappresentavano due donne a lavoro: una faceva il grano e l’altra il pane.

“Maat”, (fonte: ArcheoToscana)

La guida ci ha detto che i maschi Egizi, come le femmine, si depilavano perché pensavano che altrimenti non sarebbero piaciuti agli dei; nella stanza successiva abbiamo visto “la falsa porta” che serviva per far passare l’anima del defunto e condurla nell’aldilà.
In seguito abbiamo visto due barchette in miniatura circondate da un vetro: una con la vela colorata e l’altra bassa con i remi.
La guida ci ha mostrato anche una statua in pietra senza testa, abbiamo capito che era un faraone grazie alla posizione delle braccia incrociate sul petto.

 

Successivamente siamo andati a vedere un carro egizio, fatto di legno con le ruote a raggio, che poteva trasportare solo due soldati e un uomo che guidava. In un angolo abbiamo visto i geroglifici, l’antica scrittura degli Egizi ed erano molto interessanti. Ci siamo spostati poi nella “Sala dei sarcofagi, alcuni di questi erano dipinti di oro e rame, e in seguito siamo entrati in una stanza buia e fredda per conservare meglio le mummie, abbiamo visto una mummia paurosa!

Sopra una mensola di vetro c’era la mummia di un bambino, che mi ha fatto molta tristezza perché vedere un bimbo di un anno morto mi è dispiaciuto tanto. La guida ci ha spiegato che i defunti maschi si riconoscevano perché avevano le braccia incrociate e le femmine, invece, avevano le braccia stese lungo il corpo.

Dopo siamo andati a vedere i canopi. I canopi erano dei contenitori che servivano per gli organi interni prelevati dai morti. Ogni canopo conteneva un organo, per esempio AMSETI conteneva il fegato, HAPI conteneva i polmoni… ecc.

A quel punto la visita era terminata e siamo usciti contenti di aver imparato tante cose sugli Egizi, mi sono divertita e stupita, spero di rifare presto un’altra gita così interessante con i miei compagni e la mia maestra.

 

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