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TRICK or TREAT?

In occasione della notte di Halloween, abbiamo pensato di dare spazio sul nostro blog a tre spaventosissimi racconti illustrati, che i bambini della classe quinta di Populonia Stazione (LI) ci hanno voluto regalare.

Un grazie speciale – oltre che alla fantasia di questi piccoli Edgar Allan Poe – va alla maestra Antonella che da anni rallegra e colora le giornate di noi che scaviamo nel sito di Vignale, portando le sue classi a farci visita. 

A quanto pare quel campo è un luogo talmente pieno di storie da essere addirittura in grado di ispirare – e ospitare – anche quelle del terrore!

Buona lettura e… buoni brividi!


Il ritorno di Marco Fulvio

Nella notte di Halloween noi, bambini della classe quinta della Scuola Primaria di Populonia, decidemmo di chiedere il permesso agli Archeologi di trascorrere questa terrificante notte nell’area degli “Scavi archeologici di Vignale”.

Per l’occasione i nostri cari amici archeologi avevano addobbato il sito archeologico con zucche luminose e scheletri di plastica sparsi qua e là.

Il Professore Zanini, Elisabetta, Nina, Francesco, Ale, Samanta e tutti gli altri ci dissero che si fidavano di noi e che da quel momento “GLI SCAVI ERANO IN MANO NOSTRA !!!”

La notte ebbe inizio: mentre giocavamo sentimmo che qualcosa stava per succedere…qualcosa non andava… All’improvviso il NANO, protettore degli scavi, si ruppe senza alcuna ragione.

Spaventati corremmo dentro la baracca, che è anche la casa del nano, per nasconderci.

Uno di noi, Gabriele, il più coraggioso, uscì per primo per scoprire che cosa era successo e tutti noi lo seguimmo mentre ci tremavano le gambe.

All’inizio pensammo che fosse stato un trucco ma, grazie al radar che usano gli archeologi, localizzammo la minaccia: era LO SCHELETRO DI MARCO FULVIO ANTIOCO!!!

A quel punto eravamo superspaventati, e ci mettemmo a correre disperati! Con astuzia il fantasma riuscì a metterci in trappola e a rinchiuderci tra i resti delle antiche terme romane.

Improvvisamente ci fu una luce abbagliante che ci trasmise dei poteri speciali: eravamo fortissimi!!!

Marco Fulvio scappò e noi lo inseguimmo fino alla fognatura dove lo bloccammo; allora lui per la PAURA si SGRETOLÒ e torno nella sua tomba.

A quel punto prendemmo la colla e aggiustammo il nostro amico nano. Poi, dopo esserci un po’ tranquillizzati, andammo in giro per le strade di Populonia a bussare alle porte e chiedere: “TRICK or TREAT” dolcetto o scherzetto?

In fondo era la notte di HALLOWEEN…

 

 

Andrea R., Gabriele B., Gabriele G., Lorenzo R.


Il ballo di Halloween

Era la notte di HALLOWEEN 2014 e dall’Olimpo Giove, il re degli Dei, decise di fare uno scherzetto: scagliò un fulmine addosso alle ossa degli antichi Romani, che gli ARCHEOLOGI degli SCAVI di VIGNALE avevano trovato proprio in quei giorni.

Allora le ossa stregate cominciarono a radunarsi e a comporre uno scheletro! Però ci fu qualche problemino: le mani erano al posto dei piedi e viceversa, la costola destra sostituiva la sinistra e gli MANCAVA LA TESTA.

Lo scheletro si chiamava Antonio e mentre si muoveva senza sapere dove andare (era senza testa), chiedeva alle zucche, che crescevano nei campi lì vicino, di diventare la sua testa. Le zucche accettarono la sua richiesta e lui ne scelse una che si chiamava Brunella, perché aveva già gli occhi e la bocca. Lo scheletro se la sistemò per bene e dette inizio ad una festa di Halloween! Ma non era ancora contento, gli mancava il naso, così chiese a Giove di procurarglielo. Quest’ultimo, divertito, gli lanciò un fulmine e, detto fatto, apparve il naso.

Tutto quel rumore svegliò il Nano di terracotta che gli archeologi considerano il protettore degli scavi. Il nano aveva un cappello da strega blu e giallo ed era così assonnato che le palpebre degli occhi quasi gli si chiudevano. Aveva solo tre dita e camminava lentamente con la schiena piegata, mentre la faccia era pallida come quella dei fantasmi di Halloween. Alla festa parteciparono gli spettri degli antichi Romani e fantasmi di cani, gatti e animali da cortile. Ad un certo punto si sentirono dei passi: erano dei “tipacci” che volevano distruggere il sito archeologico.

Allora lo scheletro, il nano e tutti i fantasmi si fecero avanti minacciosi e spaventosi: i vandali, terrorizzati, scapparono e non tornarono più!

Da allora si dice che ogni notte di Halloween questi eroi, guidati dal nano, si risvegliano e proteggono per un altro lungo anno gli SCAVI ARCHEOLOGICI DI VIGNALE.

 

Giacomo D’A., Nicholas L., Nicola G., Christian C.


Il nano ferma-tempo

Era la sera di Halloween e, mentre tornavamo da una gita, passammo davanti a Vignale. Pensammo allora di fermarci a salutare i nostri amici archeologi.

La luna era alta nel cielo e l’atmosfera molto funebre. All’improvviso un raggio lunare colpì il nano protettore degli scavi e amico dei bambini facendolo cadere e rompere. Dovete sapere che anche se il nano è finto, ha dentro di sé tante emozioni e sentimenti, così successe una magia: improvvisamente i reperti, che si trovavano sotto terra, si rianimarono e muovendosi si unirono l’uno con l’altro formando personaggi dell’antica Roma. Tra loro c’era anche Marcus Fulvius Antioco!

Questi strani personaggi presero delle cetre e altri strumenti stranissimi e iniziarono un MUSICAL spaventoso ma divertente. Quel suono fece svegliare anche gli attrezzi degli archeologi: zappe, vanghe e pennelli si unirono trasformandosi in una persona con braccia e gambe molleggianti.

Poi batterono alcune ossa sui sassi inventando un ritmo che faceva venire la voglia di ballare: era impossibile resistere! La notte sembrava non finire mai quando…

Noi bambini, che eravamo spettatori, camminammo proprio sul punto dove era cascato il raggio di luna e bloccammo il tempo!

Tutto si illuminò, le ossa non c’erano più e il nostro amico nano ci guardava con aria birichina e sembrava dirci: ”HAPPY HALLOWEEN!!!”

 

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Teresa D.M., Aurora M., Raffaele R., Zoe C.

 

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