Il Museo Archeologico dell’Alto Adige ora si può visitare anche da scuola. Come? Ce lo racconta una delle curatrici del progetto, Giuliana Plotegher, in questo post scritto per il nostro blog. Buona visita virtuale a tutte e a tutti!
Molte classi ogni anno vengono nel nostro museo, attratti dalla figura di Ötzi, una mummia naturale che si è conservata per più di 5000 anni grazie alle particolari condizioni del ghiacciaio del Similaun (Alto Adige). Dato che la situazione attuale non permette le visite in museo, il team pedagogico ha ideato una formula per raggiungere comunque gli studenti, che si articola in due momenti. Il primo è un video che permette ai visitatori virtuali di entrare negli spazi espositivi. Ci siamo chieste, però, come coinvolgere il più possibile i bambini che avrebbero guardato. Volevamo che la visita virtuale rispecchiasse, almeno in parte, il nostro modo di lavorare, cioè la creazione di un dialogo con i visitatori, la possibilità di entrare in contatto. Come fare a non perdere questi importanti aspetti?
La soluzione ci è sembrata potesse essere far partecipare al video un bambino, cosicché i piccoli spettatori potessero immedesimarsi nel loro coetaneo, che percorre fisicamente gli spazi del museo e che può chiedere all’esperta che lo guida tutte le curiosità su Ötzi.
Non è stato facile girare un simile video, il giovane Zaccaria si è dovuto improvvisare attore:
Ci sono stati momenti noiosi, perché dovevamo continuare a ripetere le riprese, ad esempio davanti alla mummia: dovevamo stare attenti alle luci e la mia testa non doveva coprire tutta la finestrella della cella frigorifera. Abbiamo provato e riprovato un sacco di volte!
Non sono mancate però anche situazioni piacevoli:
Il momento più divertente è stato quando ho provato la ricostruzione del berretto di Ötzi. Anch’io vorrei avere un berretto così per andare in giro!
E infine rivedersi nel video è sempre emozionante:
Quando ho visto il video finito ho pensato che abbiamo fatto un bel lavoro. Secondo me piacerà ai miei coetanei, soprattutto ai miei compagni di classe perché mi potranno vedere in azione.
Dopo aver visto il video la classe fa un collegamento live con una guida del museo e questo permette ai bambini di entrare realmente in dialogo con un esperto/una esperta e di porre tutte le proprie domande. La proposta è attiva da novembre 2020 e le prime classi che ne hanno usufruito sono rimaste entusiaste. Ogni giorno riceviamo sempre più richieste e il vantaggio è che possiamo servire anche scuole che non sarebbero comunque potute venire a visitare il museo.
L’attività, infatti, oltre che in italiano e in tedesco, lingue del territorio dell’Alto Adige, può essere svolta anche in inglese e questo ci permette potenzialmente di raggiungere tutto il mondo. Ad esempio una delle prime classi a richiedere questa proposta virtuale era di New York e l’attività è stata molto apprezzata:
Thank you to all who were involved in making this a success. [..] If you are offering this unique experience a year from now, it would be a privilege to work with you all again.
Al Museo Archeologico dell’Alto Adige è possibile ammirare, sui primi tre piani, i ritrovamenti originali dell’Uomo venuto dal ghiaccio – detto anche Ötzi – e la sua storia: dalle reazioni dei media alla scoperta, alla ricerca scientifica sulla mummia dei ghiacci vecchia di 5.000 anni ma straordinariamente ben conservata e sul suo corredo, fino a curiosità, interviste e postazioni interattive. Pezzo forte è la ricostruzione dell’Uomo venuto dal ghiaccio come doveva essere da vivo.
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