




Apparteniamo tutti alla specie dell’Homo Sapiens, con gli stessi antenati, partiti dall’Africa 140.000 anni fa. Al di là delle nostre differenze esteriori, delle nostre differenze economiche e culturali, dovute a cause precise, siamo tutti uguali. Dovunque sono sempre le stesse idee a contrapporci: fede religiosa, ateismo, nostalgia, progressismo, destra, sinistra e, in molti casi, tutte queste cose insieme.Studiare la storia, prediligendo una prospettiva allargata che guarda al mondo intero più che alla singola nazione, ci fa capire come il cambiamento, che senza dubbio ha avuto degli effetti positivi – come ad esempio l’emancipazione femminile -, in altri casi è tale solo in apparenza: gli uomini difficilmente imparano dai propri errori e la loro smania di progresso potrebbe, in un futuro non troppo lontano, ritorcersi contro.
Le guerre continuano a infierire… Ma nessuna ci è servita da lezione. La scienza e il progresso sono fuori controllo. L’energia nucleare ci inquieta. Sembra che i nostri scienziati siano sul punto di «clonarci». I robot presto saranno in grado di pensare da soli. Consumiamo come non è mai successo prima. C’è chi pensa che stiamo distruggendo il nostro pianeta, riproducendo su grande scala il disastro dell’isola di Pasqua. Altri, sempre fiduciosi nei confronti della scienza e sicuri della nostra inesauribile inventiva, ritengono che risolveremo sempre, presto o tardi, tutti problemi.La storia è stata fatta, per la maggior parte, da uomini e donne di cui non conosciamo nomi né biografie. Ci sono stati poi uomini e donne “notevoli”, spesso assurti a modelli per intere e più generazioni, le cui azioni e parole hanno travalicato i confini del tempo, giungendo fino a noi: Hammurabi, Omero, Buddha, Gesù, Dante, Leonardo da Vinci… A loro è dedicato un ricco, ma non certo esaustivo, catalogo di personaggi storici che chiude il libro. Fin qui il passato e il presente. E il nostro futuro come sarà? Forse, i bambini che leggeranno questo libro avranno più capacità di noi adulti di immaginarlo.
Siamo noi la Storia
La Storia che qui si racconta non è la Storia di re, regine, capi, emiri, gran mogul, imperatrici, zarine, presidenti o dittatori... ma la nostra. Quella di uomini, donne e bambini che hanno popolato la terra. Un romanzo fiume, iniziato 150.000 anni fa, che non ha fine e di cui noi siamo i protagonisti. Malgrado periodi cupi, guerre, conflitti che ci hanno contrapposto e continuano a contrapporci, noi abbiamo inventato, lavorato, creato cose meravigliose e trasformato il mondo. Spesso portati a detestarci l'un l'altro, siamo anche stati capaci di fraternizzare. E ci siamo divertiti, perché sappiamo ballare, suonare e cantare. Questo libro racconta cronologicamente e parallelamente quel che abbiamo vissuto per tutto questo tempo, senza privilegiare un paese particolare. Quali sorprese ci rivelerà questo sguardo? Età di lettura: da 8 anni.
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Mi chiamo Giovanna e vivo in Puglia. Ho sempre avuto le idee molto chiare: a 8 anni sapevo già che avrei fatto l’archeologa. Per anni mi sono divisa tra gli scavi e montagne di mattoni, tegole e coppi. Chissà, forse sono fatta un po’ di argilla…
Poi, ho capito che dovevo raccontare l’archeologia ai bambini e dare un senso, una prospettiva al mio lavoro. E allora ho scoperto una cosa fondamentale: le storie sono l’unica cosa che ci lega al passato e al futuro e che nessuno potrà mai portarci via.
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