Grandi libri per piccoli archeologi

Non c’è Storia senza storie

C’è la Storia con la ‘S’ maiuscola, quella di cui attori principali sono re e regine, condottieri, imperatori, zar e zarine, principi e dittatori. E poi c’è la storia con la ‘s’ minuscola, quella di cui nessuno parla ma di cui noi tutti – uomini, donne e bambini – siamo protagonisti, oggi come ieri e come accadrà domani. Il libro di Yvan Pommaux e Christophe Ylla-Somers, Siamo noi la Storia (Babalibri) scaturisce, come enuncia il titolo stesso, dal proposito deliberato di porre all’attenzione dei lettori più giovani (dai 7 anni in su) l’umanità anonima che nel corso di millenni di storia ha progressivamente trasformato il pianeta e contribuito all’evoluzione della specie. Già la copertina è un compendio colorato della varietà umana: abiti, tratti somatici e movenze differenti a seconda della civiltà e delle epoche di riferimento. All’inizio non vi era nulla, buio assoluto; non è dunque un caso che di colore nero siano i risguardi dell’interno copertina. Poi, miliardi di anni fa, ci fu il big-bang, quella grande esplosione da cui ebbero origine le galassie, il sistema solare, il pianeta Terra, dove comparvero primitivi minuscoli organismi e poi le prime specie animali e vegetali. La vera svolta si ebbe quando, all’incirca 140.000 anni fa, in Africa si sviluppò l’Homo Sapiens, il nostro più lontano progenitore. Questi uomini sapevano accendere il fuoco e fabbricare attrezzi rudimentali e, ad un certo punto, divennero così numerosi che l’Africa non fu più in grado di contenerli e sfamarli tutti. Iniziò l’epoca delle migrazioni che, nel giro di qualche millennio, avrebbe portato questi individui a raggiungere ogni parte del mondo. Il racconto, spaziando dall’Europa all’Asia all’America, prosegue descrivendo i tratti caratterizzanti delle grandi civiltà del passato: Sumeri, Egiziani, popoli dell’Indo, Greci, Romani, Arabi, Cinesi…, e le rivoluzioni e i passaggi salienti che hanno scandito lo scorrere del tempo fino alla prima metà del Novecento. Di pagina in pagina, procedendo idealmente nei secoli e spostandosi da una parte all’altra del pianeta, ci si sorprende nel constatare come le grandi scoperte, la religione, l’arte, la scienza, la filosofia, ma anche la guerra e la distruzione siano tutte indistintamente il portato evolutivo di un gruppo primitivo di cacciatori-raccoglitori pressoché ignari delle infinite possibilità di vita e di sviluppo che il futuro avrebbe loro prospettato. Oltre che al testo, per forza di cose stringato ma puntuale, la narrazione è ampiamente affidata alle tavole illustrate, ricchissime di dettagli e di un realismo di grande impatto divulgativo. Le immagini sconfinano nella pagina e lambiscono le parole, rivendicando – come è bene che accada in un libro che racconta i grandi eventi storici ai bambini – la propria assoluta capacità di narrare anche il non-detto. Utilissime per collocarsi nello spazio le mappe e cartine che, ad ogni cambio di prospettiva geografica, aiutano il lettore a comprendere in quale parte del mondo abbiano avuto luogo le vicende di cui si parla. Sono davvero tante le curiosità e le domande che un simile libro potrebbe suscitare nella testa di un ragazzino che si affacci per la prima volta allo studio della storia. Al di là dei singoli popoli, temi o contesti geografici di cui magari hanno già sentito parlare a scuola o in televisione o leggendo altri libri, questo testo ha il pregio di porre il lettore nella condizione di sentirsi parte di un flusso storico in continuo divenire che ci accomuna tutti nonostante le differenze di pelle, lingua e cultura.
Apparteniamo tutti alla specie dell’Homo Sapiens, con gli stessi antenati, partiti dall’Africa 140.000 anni fa. Al di là delle nostre differenze esteriori, delle nostre differenze economiche e culturali, dovute a cause precise, siamo tutti uguali. Dovunque sono sempre le stesse idee a contrapporci: fede religiosa, ateismo, nostalgia, progressismo, destra, sinistra e, in molti casi, tutte queste cose insieme.
Studiare la storia, prediligendo una prospettiva allargata che guarda al mondo intero più che alla singola nazione, ci fa capire come il cambiamento, che senza dubbio ha avuto degli effetti positivi – come ad esempio l’emancipazione femminile -, in altri casi è tale solo in apparenza: gli uomini difficilmente imparano dai propri errori e la loro smania di progresso potrebbe, in un futuro non troppo lontano, ritorcersi contro.
Le guerre continuano a infierire… Ma nessuna ci è servita da lezione. La scienza e il progresso sono fuori controllo. L’energia nucleare ci inquieta. Sembra che i nostri scienziati siano sul punto di «clonarci». I robot presto saranno in grado di pensare da soli. Consumiamo come non è mai successo prima. C’è chi pensa che stiamo distruggendo il nostro pianeta, riproducendo su grande scala il disastro dell’isola di Pasqua. Altri, sempre fiduciosi nei confronti della scienza e sicuri della nostra inesauribile inventiva, ritengono che risolveremo sempre, presto o tardi, tutti problemi.
La storia è stata fatta, per la maggior parte, da uomini e donne di cui non conosciamo nomi né biografie. Ci sono stati poi uomini e donne “notevoli”, spesso assurti a modelli per intere e più generazioni, le cui azioni e parole hanno travalicato i confini del tempo, giungendo fino a noi: Hammurabi, Omero, Buddha, Gesù, Dante, Leonardo da Vinci… A loro è dedicato un ricco, ma non certo esaustivo, catalogo di personaggi storici che chiude il libro. Fin qui il passato e il presente. E il nostro futuro come sarà? Forse, i bambini che leggeranno questo libro avranno più capacità di noi adulti di immaginarlo.

Siamo noi la Storia

Book Cover: Siamo noi la Storia
Editions:Paperback: € 21,35
Pages: 96

La Storia che qui si racconta non è la Storia di re, regine, capi, emiri, gran mogul, imperatrici, zarine, presidenti o dittatori... ma la nostra. Quella di uomini, donne e bambini che hanno popolato la terra. Un romanzo fiume, iniziato 150.000 anni fa, che non ha fine e di cui noi siamo i protagonisti. Malgrado periodi cupi, guerre, conflitti che ci hanno contrapposto e continuano a contrapporci, noi abbiamo inventato, lavorato, creato cose meravigliose e trasformato il mondo. Spesso portati a detestarci l'un l'altro, siamo anche stati capaci di fraternizzare. E ci siamo divertiti, perché sappiamo ballare, suonare e cantare. Questo libro racconta cronologicamente e parallelamente quel che abbiamo vissuto per tutto questo tempo, senza privilegiare un paese particolare. Quali sorprese ci rivelerà questo sguardo? Età di lettura: da 8 anni.

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Publisher: Babalibri
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