In questi mesi di studio che sto trascorrendo in Olanda uno degli aspetti che mi ha colpito di più è stato entrare nei musei e vederli sempre pieni di persone di tutte le età: bambini, ragazzi, famiglie, anziani.
Non mi riferisco a musei di fama mondiale come il Rijksmuseum, il Van Gogh Museum, la casa di Anne Frank ad Amsterdam o la la Mauritshuis a L’Aia ma sto parlando di musei fuori dalle rotte turistiche più battute: per esempio il Rijksmuseum van Oudenhen (il museo nazionale di archeologia), il Rijksmuseum Boerhaave (il museo nazionale della scienza) e il Museum Volkenkunde (il museo nazionale etnografico) a Leiden, il Nederlands Fotomuseum di Rotterdam o anche il più piccolo Museum Speelklok (il museo degli strumenti musicali automatici) a Utrecht.
In ognuno di essi ho notato sempre molto fermento: i visitatori non solo si muovono tra le vetrine, provano i dispositivi tecnologici che supportano la visita e comprano libri o souvenir nei fornitissimi bookshop. Molti si fermano con i propri bambini a tavoli adibiti a lavori manuali (ricostruzioni, puzzle ecc.) per varie ore – mi è capitato di iniziare e terminare la mia visita vedendo le stesse persone impegnate nelle attività – o vengono da casa appositamente per mangiare, leggere o lavorare nei curatissimi bar. Insomma, il museo non è solamente un luogo di visita dove si va una volta all’anno; è un luogo della quotidianità, dove si fanno cose insieme e si va per rilassarsi.
Tutto questo è possibile grazie a iniziative che si susseguono a ripetizione come mostre, incontri, laboratori ma anche grazie a promozioni diffuse e ben organizzate come Museumkids. Prima di approfondire Museumkids, bisogna però conoscere la Museumkaart.
Cos’è la Museumkaart
La Museumkaart è una tessera di validità annuale con cui è possibile accedere gratuitamente ai 400 musei affiliati alla Museum Vereniging, l’associazione dei musei olandesi. In 35 anni è stata acquistata e utilizzata da oltre un milione di persone. Ottenerla è semplicissimo: si compra una tessera provvisoria in museo, ci si iscrive con un codice sul sito internet (è consigliabile attivare il traduttore automatico olandese-italiano), si sceglie una delle tre fasce di prezzo a seconda dell’età, si inserisce la propria foto e si attendono pochissimi giorni per ricevere la tessera definitiva a casa via posta. I proventi della vendita della Museum Card (stimati in 62 milioni di euro nel 2017 ) sono suddivisi tra i 400 musei sulla base del numero di biglietti e del loro prezzo di ammissione.
Dal punto di vista pratico si è incentivati a entrare nei musei: oltre al notevole risparmio economico (un biglietto solitamente costa tra i 12 e il 15 euro, visitando 4 musei si è già rientrati nel costo), avere una Museumkaart significa poter accedere al museo quotidianamente, visitarlo con la dovuta calma, evitare la fila per il biglietto, ricevere una newsletter con tutte le novità dei musei olandesi e visualizzare sulla propria bacheca gli accessi ai vari musei. Sentirsi ambasciatori del proprio patrimonio culturale.
Cos’è Museumkids
Oltre a indicare la Museumkaart dedicata ai più piccoli, Museumkids è un sito internet creato con l’obiettivo principale di stimolare l’interesse dei bambini per i musei. Questo spazio online è funzionale sia ai musei che ai bambini.
Ogni museo ha a disposizione una pagina in cui può mettere in evidenza le proprie mostre, laboratori e attività dedicate ai bambini. Oltre alla descrizione e alle informazioni principali, ogni pagina riporta anche le opinioni dei bambini e se il museo è kidsproof, a prova di bambino. Sono kidsproof, i musei che hanno ricevuto 40 o più ispezioni durante il precedente periodo di ispezione e hanno ottenuto un punteggio medio di almeno 7,5 dai bambini.
Gli Ispettori del Museo: chi sono e cosa fanno
Visitando i musei e compilando un’ispezione, i bambini fino a 12 anni diventano ispettori del museo, con il compito di decidere se un museo è kidsproof e qual è il museo più a prova di bambino nei Paesi Bassi. Gli ispettori possono anche lasciare idee sul sito per una visita al museo con la scuola o la famiglia.
Un’ispezione consiste in un questionario a domande chiuse e aperte sul museo, disponibile sul sito internet o su una app. Tutte le ispezioni insieme contribuiscono a dare informazioni su cosa pensano i bambini del museo e cosa si potrebbe migliorare. Una linea diretta tra i museumkids e i musei!
Gli ispettori possono svolgere ogni anno fino a un massimo di 18 ispezioni: con ogni ispezione si possono ottenere dei punti, per diventare Ispettore dell’anno. I dieci ispettori con i punteggi più alti ricevono un gigantesco pacco di oggetti artigianali mentre il miglior ispettore vince una visita al museo con la classe o con un weekend con la famiglia da trascorrere in un hotel vicino al museo.
Il Museum Education Award
Il Museum Education Award è un’altra iniziativa dell’associazione dei musei olandesi che si concentra su buoni esempi di cooperazione tra musei e scuole. I musei offrono un ambiente stimolante per l’apprendimento e possono quindi aiutare le scuole a creare un’offerta formativa coerente. A loro volta, le scuole possono aiutare i musei a mantenere il loro pubblico: i museumkids di oggi sono i visitatori del museo del futuro. Il Museum Education Award premia con 40.000 euro il miglior progetto di cooperazione in corso e con 5000 euro le idee più innovative.
Il premio per il 2018 è stato recentemente assegnato al Verwonderpaspoort (Passaporto delle meraviglie), un progetto realizzato dal Naturalis Biodiversity Center e dalla scuola elementare Woutertje Pieterse di Leiden. Il progetto consiste in un portale online in cui il visitatore viaggia su alcune isole, che sono alcuni dei 15 musei che si trovano a Leiden, e svolgendo alcune attività si diverte e acquisisce informazioni che poi può approfondire andando fisicamente nei musei. Con questo finanziamento il progetto andrà ad includere anche musei di altre città olandesi.
Nei Paesi Bassi, l’attenzione da parte delle istituzioni museali all’educazione culturale dei bambini non manca: le iniziative che ho riportato in questo post sono solo una parte di quelle organizzate, dopo cinque mesi ne continuo a scoprire sempre di nuove. Nel prossimo post ne scopriremo altre: lunga vita ai museumkids!
C’era una volta un bambino di nome Francesco che, dopo aver trascorso infanzia e adolescenza visitando siti greci e romani nel Mediterraneo, sa che diventerà archeologo. Si iscrive all’università di Siena convinto di studiare le antichità classiche ma ben presto capisce non c’è cosa più bella di condividere e vivere l’archeologia e le sue storie con tutti, bambini compresi. E continua a farlo anche dopo aver terminato il suo dottorato in archeologia pubblica.
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