Miscellanea

Liebster Award: Archeokids… sei stato nominato!

Gennaio non è ancora finito ma questo 2017 si sta rivelando per Archeokids pieno di cambiamenti, belle soddisfazioni e piacevoli sorprese.

Ecco infatti che giusto all’indomani del lancio del nostro nuovo spazio virtuale, ci ritroviamo nominati da Grazia Salamone di IconArteblog per il Liebster Award!

 

 

Si tratta, per spiegarvelo in breve, di un riconoscimento espresso da bloggers verso altri bloggers: in sostanza, una sorta di catena come spesso vi sarà capitato di vedere sui vari social network, un attestato di stima che si traduce in una bella promozione del blog nominato presso i lettori e che implica dunque la possibilità di generare contatti e nuove relazioni tra bloggers.

Che fare una volta nominati?
Ecco le regole (citiamo Professione Archeologo che ha sintetizzato il tutto in maniera molto chiara):

  • Ringraziare chi ci ha nominato e linkare al loro blog
  • Rispondere alle domande che ci sono state rivolte
  • Nominare a nostra volta altrettanti bloggers e rivolgere loro le nostre domande
  • Comunicare agli interessati che sono stati nominati

Cominciamo allora col ringraziare di cuore Grazia che ci regala sempre spunti interessantissimi con i suoi post sulle monete antiche insegnandoci quanto questi piccoli oggetti siano in grado di racchiudere in pochi grammi di metallo tante informazioni e tante storie importanti.

 

E veniamo ora alle domande che ci vengono rivolte.

1. La domanda delle domande… Perché hai deciso di lanciarti nella blogsfera?

Nel nostro caso, si può dire che il tutto è nato da un fortunato incontro. Nel maggio del 2014 la parte “senese” del gruppo composta da Elisabetta, Francesco, Nina e Samanta si era appena strutturata in maniera più solida sotto il cappello dell’associazione di promozione sociale M(u)ovimenti e stava muovendo i primi passi soprattutto nell’ambito della didattica archeologica (dopo molti anni di esperienza comune sviluppata con le scuole sul sito di Vignale e nei nostri rispettivi territori di residenza). Per questo motivo era stata creata la pagina Facebook di Archeokids, per provare a seguire e dare notizia delle iniziative a carattere archeologico pensate per i bambini nel territorio nazionale. Ed è stato proprio grazie a questa – ai tempi ancora – piccola attività in rete che è avvenuto l’incontro con Giovanna. Tanti chilometri a dividerci, ma è bastato un attimo per capire che a dispetto di qualsiasi distanza c’era di base un intento comune molto forte: raccontare l’archeologia ai bambini in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, in maniera semplice e diretta nella consapevolezza che è proprio iniziando da piccoli a conoscere e a innamorarsi del patrimonio cuturale del nostro Paese che si possono gettare le basi per crescere meglio come cittadini consapevoli e interessati in prima persona alla sua difesa e alla sua valorizzazione. É stata proprio Giovanna – già autrice del libro per bambini “Il mestiere dell’archeologo” – a proporci di iniziare a scrivere un blog a dieci mani… potevamo dirle di no?

2. Hai mai vissuto il momento topico ‘Basta, mollo tutto’?

I momenti di difficoltà, quelli da “ma chi me l’ha fatto fare?” per intenderci, per chi fa il nostro mestiere sono un qualcosa con cui si impara a convivere presto. Diciamo che lo si mette in conto. In questi due anni e mezzo però non si può dire che ci sia stato un momento di crisi davvero forte. Il blog ha avuto per i primi due anni un ritmo costante di un post a settimana (senza contare le eventuali recensioni di libri e senza tener conto che la pagina Facebook viene invece tenuta aggiornata quotidianamente), ma il fatto di essere in cinque ha sicuramente reso il lavoro oltre che più leggero anche estremamente piacevole. Insomma, quando il gruppo è affiatato e si sa di poter contare sugli altri, è tutto più facile!

3. Come gestisci i tempi tra la tua attività professionale e il blog?

La risposta a questa domanda potrebbe facilmente legarsi a quella precedente: anche in questo caso, possiamo dire che “l’unione fa la forza”. Archeokids è un blog che viene gestito in maniera assolutamente volontaria e non retribuita; ne deriva che tutti noi svolgiamo parallelamente altre attività con tempi e modi che vanno via via armonizzati e che ci portano a sviluppare qualità organizzative e capacità multitasking degne dei migliori robot di ultimissima generazione. Anche qui, tuttavia, quando gli impegni di qualcuno di noi sono piuttosto gravosi, sappiamo che sul fronte Archeokids possiamo contare su un più che valido sostegno.

4. Qual è la prima cosa che noti abitualmente quando leggi i post di un altro blog?

Per gestire e tenere quotidianamente aggiornata la pagina Facebook legata al blog, è per noi fondamentale monitorare altre pagine, siti internet e blog che hanno a che fare in generale col mondo dell’archeologia, dell’educazione e della divulgazione culturale a misura di bambino. Si può dunque dire che per “deformazione professionale”, quando ci capita di leggere qualcosa, tendiamo sempre a valutare la chiarezza comunicativa e la capacità di tradurre in maniera semplice e diretta concetti che talvolta sono complessi e specialistici. Si dice che se sai spiegare una cosa a un bambino, significa che conosci bene l’argomento e che sei in grado di spiegarla a chiunque. Ecco: diciamo che questa regola dovrebbe essere ben tenuta a mente da chiunque voglia fare comunicazione.

5. Il canale social che utilizzi meno o che non ti piace affatto…

Le attività social di Archeokids sfruttano: una piattaforma WordPress per il blog, un account Facebook con una pagina dedicata in cui pubblichiamo i link ai nostri post e dove diamo notizia di ciò che ruota attorno al binomio archeologia/bambini in Italia (e talvolta anche all’estero) e, infine, un account Twitter. Non abbiamo al momento attivato altri canali social, sebbene molto frequentemente ma da account personali, ci capiti di spulciare appositi tag su Instagram: spesso una foto, dice più di mille parole.

 

A questo punto non ci resta che passare la palla ai nostri nominati:

Leontina Sorrentino – Didattica dell’Arte per bambini

Laura Mango – I dolori della giovane libraia

Emanuela Pulvirenti – Didatticarte

Giusy Meli (IBAM CNR) – ArcheoLogos

Trip4Kids

 

Le nostre domande per loro sono:

1. Come e perché hai deciso di iniziare a scrivere un blog?

2. Aggiorni con cadenze regolari il tuo blog o scrivi quando ti senti ispirato/a?

3. Quale è il post che ti sei più divertito a scrivere?

4. Che rapporto hai con i tuoi followers? Interagiscono e/o dettano talvolta l’agenda dei post?

5. Cosa pensi non debba mancare in generale in un blog (in particolare in un post) e cosa invece andrebbe evitato?

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